"[Scicli] sorge all'incrocio di tre vallini, con case da ogni parte su per i dirupi, una grande piazza in basso a cavallo del letto d'una fiumara, e antichi fabbricati ecclesiastici che coronano in piu' punti, come acropoli barocche, il semicerchio delle altitudini. E' nell'estremita' sud-orientale dell'isola; e chi vi arriva dall'interno se la trova d'un tratto ai piedi, festosa di tetti ammucchiati, di gazze ladre e di scampanii; mentre chi vi arriva venendo dal non lontano litorale la scorge che si annida con diecimila finestre nere in seno a tutta l'altezza della montagna, tra fili serpeggianti di fumo e qua e la' il bagliore d'un vetro aperto o chiuso, di colpo, contro il sole..."
Elio Vittorini, Le Citta' del Mondo