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Carloforte  Il capoluogo dell'isola di San Pietro, visto dal mare. La città fu fondata nel XVIII secolo dagli abitanti dell'isola di Tabarca, dopo una vicenda lunga e avventurosa.
Nel 1540 la famiglia genovese dei Lomellini ottenne dal bey di Tunisi il diritto di insediarsi a Tabarca per praticare la pesca ed il commercio del corallo; vi fece quindi trasferire alcune centinaia di persone, per lo più originarie di Pegli. Per circa due secoli i coloni liguri si dedicarono alla pesca del corallo; i Lomellini inoltre sfruttarono l'isola come avamposto commerciale. Nel XVIII secolo però l'economia dell'isola andò in crisi: la diminuzione del corallo rese impossibile sostenere la popolazione, provata anche dalle scorrerie dei pirati.
I coloni chiesero quindi al re di Sardegna Carlo Emanuele III la possibilità di insediarsi in qualche isola disabitata e ottennero il diritto di stabilirsi a San Pietro. Fu fondata la città di Carloforte e nel 1738 circa 500 tabarchini vi si trasferirono, bonificarono le paludi e ripresero la tradizionale attività di pesca del corallo, cui si affiancarono agricoltura, pesca, produzione del sale e cantieri navali. Nel 1741 il bey di Tunisi invase Tabarca e fece schiavi gli abitanti; solo dopo lunghe trattative fu possibile riscattarli. La gran parte a quel punto si trasferì a Carloforte e un altro gruppo si stabilì sulla vicina isola di Sant'Antioco, fondando Calasetta.
Gli abitanti di Carloforte, e in parte di Calasetta, conservano ancora fortemente la loro tradizione culturale ligure e il dialetto tabarchino, molto simile al genovese; l'influenza ligure è inoltre ben apprezzabile anche nella cucina.
I colori e le pietre - Carloforte

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